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2005/07/31

Windows Genuine Advantage bucato in 24 ore

Microsoft ha introdotto da pochi giorni il Windows Genuine Advantage, un controllo mediante il quale soltanto gli utenti che hanno copie legittime di Windows possono scaricare gli aggiornamenti, eccezion fatta per gli aggiornamenti di sicurezza più critici, che restano scaricabili da tutti.

Quando si usa Windows Update, viene chiesto il numero di serie di Windows. Se il numero è di quelli nella "lista nera" di zio Bill, viene negato il permesso di scaricare gli aggiornamenti non critici.

Scavalcare Windows Genuine Advantage è di una banalità impressionante: per farlo sono bastate 24 ore. Stando a Boing Boing, è sufficiente, prima di premere i pulsanti "Custom" o "Express" nella pagina Web di Windows Update, incollare nella barra degli indirizzi quest'istruzione e premere Invio:

javascript:void(window.g_sDisableWGACheck='all')

In altre parole, il controllo di sicurezza viene effettuato sul computer dell'utente. Ma allora che senso ha introdurre controlli antipirateria che vengono eseguiti sul computer del pirata e sono quindi sotto il suo controllo? Questa è una presa in giro, che può soltanto dare fastidio agli utenti legittimi e non impensierisce affatto i pirati.

Una delle possibili ragioni per le quali Microsoft introduce queste stupidate è che in questo modo fa ufficialmente la parte dello strenuo difensore della propria proprietà intellettuale, ma in realtà lascia che la pirateria prosegua indisturbata, e questo le fa comodo, perché ogni utente che pirata Windows è un utente in meno che passa a Linux o a Mac OS X. Riuscendo a piratare Windows a casa, imparerà Windows invece di imparare le alternative, e così sarà meno invogliato a cercarle. Quando entrerà nel mondo del lavoro (dove i controlli antipirateria sono un po' più seri), saprà usare soltanto Windows (grazie al fatto di averlo piratato), per cui non vorrà sentir parlare di altri sistemi operativi. Lo stesso meccanismo vale non soltanto per Windows, ma anche per Microsoft Office.

In altre parole, la prima dose è gratis, per accalappiare il cliente. Poi si ci trova costretti a pagare, pagare, pagare.

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