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2015/09/04

Google Docs attiva la dettatura, anche in italiano

Google Docs, il servizio di creazione di documenti via Web, ha attivato il riconoscimento vocale: ora è possibile dettare un testo al computer senza dover installare nulla e senza dover svolgere tediose sessioni di addestramento.

Per usare questa nuova funzione si apre un documento con Google Docs, si va nel menu Strumenti e si clicca la voce Digitazione vocale. Un clic sull'icona del microfono e si può cominciare subito a dettare usando il microfono integrato nel computer, senza cuffie microfoniche speciali. Bello, ma funziona?

Dipende. Se l'ambiente in cui si detta è silenzioso e si scandiscono bene le parole, facendo finta di essere uno speaker da telegiornale, i risultati sono molto buoni, anche se bisogna superare l'imbarazzo di parlare a un computer e bisogna imparare a dettare la punteggiatura: per esempio, per andare a capo si deve dire “nuova riga”, non un più normale “a capo”. 

Per esempio, ecco come Docs ha riconosciuto la mia dettatura dei primi due paragrafi di questo articolo:

Google Docs servizio di creazione di documenti via web attivato il riconoscimento vocale due punti ora è possibile dettare un testo al computer senza dover installare nulla e senza dover svolgere tediosa sessione di addestramento. Nuova linea per usare questa nuova funzione si apre un documento con Google Docs, si va nel menù Strumenti e si clicca la voce digitazione vocale. Un clic sull'icona del microfono e si può cominciare subito a dettare usando il microfono integrato nel computer senza cuffie microfoniche speciali. Bello, ma funziona?

A parte le applicazioni ovvie, il riconoscimento vocale di Google si presta anche alla trascrizione di lezioni, discorsi e dialoghi di film, a patto che non ci siano musiche o rumori di fondo, perché è indipendente dalla persona che parla. Normalmente, invece, i software di riconoscimento vocale hanno bisogno di essere calibrati sulla singola persona che li usa.

Questa nuova funzione di Google metterà in crisi i produttori di software specializzato, come Dragon? È improbabile, perché non c'è per ora la possibilità di personalizzare il vocabolario e c'è un filtro contro le parolacce che sicuramente salverà da imbarazzi involontari ma potrebbe essere limitanti per chi usa un linguaggio colorito. Inoltre la funzione richiede una connessione continua a Internet e manda tutto quello che viene detto a Google (l'analisi viene infatti svolta dai server di Google, non dal computer locale), per cui ci sono implicazioni di riservatezza non banali. Nei miei test ho notato che il riconoscimento perde il filo se detto appena un po' rapidamente, anche se scandisco bene le parole (cosa che sono abituato a fare, sia per abitudine radiofonica, sia perché uso software di dettatura tutti i giorni da oltre un decennio). Ma per una dettatura occasionale spiccia è sicuramente un'opzione interessante e a costo zero.

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