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2013/06/28

Facebook, privacy violata per 6 milioni di utenti

Questo articolo era stato pubblicato inizialmente il 28/06/2013 sul sito della Rete Tre della Radiotelevisione Svizzera, dove attualmente non è più disponibile. Viene ripubblicato qui per mantenerlo a disposizione per la consultazione.

Il 21 giugno Facebook ha annunciato che “circa 6 milioni di utenti" del social network si sono trovati coinvolti in un difetto di privacy, grazie al quale altre persone potevano vedere i loro numeri di telefono o indirizzi di mail che erano stati impostati come privati. Fra l'altro, io sono uno di quei sei milioni.

Fortunatamente la mia violazione riguardava un account di test, nei quali avevo immesso dati assolutamente sacrificabili, ma non è andata altrettanto bene a tanti altri utenti che hanno affidato a Facebook il proprio numero di cellulare fidandosi delle promesse di privacy del social network.

Fra l'altro, il difetto (esistente almeno dal 2012) era assolutamente banale da sfruttare: bastava scaricare da Facebook una copia dei propri dati. Dentro la copia c'erano spesso dati altrui.

Il difetto è stato corretto e Facebook ha mandato un dettagliato messaggio di avviso e di scuse agli utenti coinvolti, ma secondo alcuni ricercatori di sicurezza la reale portata della falla non è stata ancora riconosciuta e include anche dati di persone che non sono utenti di Facebook.

Qualunque sia la portata effettiva del problema, resta il fatto che ancora una volta le promesse di buona custodia dei nostri dati personali non sono state mantenute. Meglio tenerne conto, magari usando la regola classica: mai condividere su Internet nulla che non vorreste che diventasse pubblico e magari visibile al vostro peggior nemico.

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